Pare sia abbastanza tradizionale da queste parti andare a dormire negli alpeggi. Le professioniste dell'ambiente organizzato l'evento sociale 2012 nel parco della Gruyère, due giorni di esplorazioni, incontri con gli abitanti e dormita nell'alpeggio sulla paglia. Perché no?
Il programma è fitto; dopo l'arrivo a Charmey, si avrà un incontro con il responsabile del parco della Gruyère, un momento di lavoro nella fattoria, il trasferimento all'alpeggio e la cena con prodotti tipici, momento di socializzazione, notte sulla paglia, il giorno dopo incontro con la guida- accompagnatrice in montagna e con una raccoglitrice di piante spontanee, inseriti in una passeggiata.
La transumanza |
In realtà la fattoria è la parte "bassa", distinta in tempi antichi dall'alpeggio dove le bestie riposavano in estate. Qui si passava la stagione invernale ed erano mantenuti alcune parti della lavorazione del formaggio in pianta stabile. Qualche decina di anni fa, ci spiegano, data l'abbondanza di manodopera, le mucche venivano transumate diverse volte durante la stagione, seguendo la progressiva maturazione dei pascoli con l'altitudine, e tutta l'attrezzatura necessaria veniva trasportata negli alpeggi situati alle diverse altezze. Trasloco completo dei calderoni per fare il formaggio ogni 15 giorni. Un lavoro immane.
La buvette |
Su questo concetto di protezione del paesaggio tipicamente svizzero si è costruito il parco regionale della Gruyère, che copre due cantoni e una ventina di comuni, a cavallo della frontiere linguistica francese-tedesco, e deve avere a che fare con le diverse legislazioni cantonali in materia di parchi e fruizione della natura; chi permette di portare il cane a guinzaglio quando si marcia sui sentieri forestali, chi lo vieta severamente. Se attraversate il parco da un estremo all'altro, seguendo i sentieri raccomandati, attraverserete il confine cantonale: se avete un cane a guinzaglio, nascondetelo nello zaino.
Pausa dal lavoro |
Tra la parte bassa e l'alpeggio non mancano i momenti di socializzazione con gli animali: oltre agli onnipresenti gatti, si sono resi disponibili alle coccole maiali e vitelli (le mucche adulte si sono limitate a guardarci con annoiata indifferenza).
Vitello socievole |
La cena è semplice ma abbondante; la stellata che si vede appena fuori dagli edifici magnifica. I nostri eroi si ritirano soddisfatti e satolli e si addormentano felicemente. La mattina è la luce dell'alba che filtra dal basso e i rumori della mungitura che danno la sveglia. Non a tutte però: alcune si rigirano e ritornano a dormire. Più di qualcuna dichiarerà poi di aver passato una notte difficile, e di preferire dormire in un comodo letto.
Il paesaggio fuori dall'alpeggio |
Il discorso sconfina leggermente nel folkloristico, attraversa il panegirico sulle virtù dell'ortica, e si chiude con una visita alla sua casa-laboratorio per degustazione di alcuni preparati (e acquisto di altri).
La val Santa |
Sdegnosamente, gli diamo le spalle e continuiamo ad arrampicarci verso il pasto, a base di prodotti del luogo (pane, formaggio, salumi, mele e cioccolato, la fabbrica Cailler è solo a qualche chilometro) e gli ultimi chilometri di strada verso il nostro autobus. Nei paesi attraversati si vedono tracce della nascita di un'economia di prossimità che guarda a un modo diverso di vivere la montagna, senza imitare i modi di massa che riescono bene nelle pianure, ma sfruttando le tipicità locali. Si vedono anche tracce di sovra sfruttamento dei pascoli e di concentrazione di bestiame.
Ma la discussione è rimandata a un altro giorno: il nostro autobus per Friburgo ci attende. Il trasporto pubblico arriva ovunque, ma di domenica è preso d'assalto: l'autobus è in ritardo e strapieno, e la folla si compatta ad ogni fermata, con l'arrivo di nuovi viaggiatori. Finiremo il viaggio con borse e zaini in braccio ai vicini volenterosi, accompagnate da commenti di altri viaggiatori, che vanno dal catastrofico (si rischia di fare un incidente, la settimana scorsa è successo proprio così) al folkoristico (ehi, l'autista è bravo; per fortuna che siamo partiti nella zona francese, nella Svizzera tedesca gli autisti inveiscono se un gruppo arriva senza aver prenotato).
Il gruppo al completo |
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