mercoledì 7 dicembre 2011

Un po' di folklore

Sabato 3 dicembre: la corse delle marmite. È una corsa rievocativa della vittoria della città di Ginevra. Dal pomeriggio cominciano gli scaglioni, bambini,donne, uomini, fanno due o tre volte il giro della città vecchia di corsa. È solo qualche chilometro, per i podisti non è un grande impegno, e sebbene sia tecnicamente una corsa competitiva viene tenuto alto lo spirito del dilettantismo.  (tradotto i premi sono meno generosi che nelle corse competitive importanti e pesano percentualmente poco sul budget dell'organizzazione. Si, alcuni maratoneti lo fanno per lavoro, mangiano e mantengono le famiglie con i premi delle corse competitive; come in molte altre discipline sportive esiste il professionismo).

Quello che è insolito è il periodo dell'anno: dopo aver accompagnato una sorella a correre la maratona di Atene (31 ottobre 2010, qualcuno se lo ricorda), ho imparato alcune cose sulle corse di resistenza e sui podisti. Una di queste è che sono esercizi fisici intensi, e che ogni città che organizza una maratona, o mezza maratona (21 km) lo fa in un periodo dell'anno lontano da estremi climatici, da scegliersi a seconda del clima locale. Ecco che ad Atene si corre alla fine di ottobre per evitare il caldo, a Marrakesh in dicembre, in Siberia in estate, a Verona in maggio, per evitare il caldo ma anche il freddo invernale (pensateci: nessuno di voi aveva mai immaginato che la Straverona, con il suo percorso di 21 km, fosse una mezza maratona e quindi sottostasse a queste regole. D'altra parte, vi sfido a correre oltre quaranta chilometri con la neve per terra.). Ne consegue che gli appassionati possono farsi il giro del mondo in maratona, e trovano corse in tutto il tempo dell'anno.
Allora, se tutto ciò è valido, perchè a Ginevra, città nota per il clima mite a causa del lago, ma non certo caldo, si corre in dicembre?
Motivi folklorici. È una corsa che rievoca un fatto storico, e quindi si fa la prima domenica di dicembre. Punto. (Nessuno mi ha ancora spiegato perchè la battaglia è stata condotta in inverno, ma vabbè).  La disincantata e internazionale capitale della Svizzera francese va in frenetici preparativi per la corsa della marmite (ah-ah si, è una marmitta), un po' come l'Italia prima di Natale. Compaiono nei supermercati pile di pacchi di cartone contenenti marmite di cioccolata, bianca, al latte o fondente (e l'immancabile offerta “comprane tre e risparmi”), manifesti per strada e sui giornali avvertono dell'imminente corsa, invitando a partecipare, mentre gli annunci video sugli autobus avvertono della manifestazione e della conseguente soppressione o deviazione delle corse. [E sugli autobus parleremo diffusamente un altro giorno].
E la parte interessante arriva alla 18.30, con la corsa della marmite. I partecipanti si assemblano davanti ai bastioni di Ginevra, rigorosamente in costume, pronti per eseguire anche loro, come tutti gli atleti del pomeriggio, i loro due regolamentari giri della città vecchia. In costume da cosa? Ma, quello che vi pare. È un carnevale, è una sfilata di carnevale, il che autorizza i gruppi, autorizza i bambini e i passeggini, autorizza le carrozzine (una c'era), ma è anche una sfilata che si svolge di corsa o almeno a passo di marcia, e quindi niente carri ingombranti. È una corsa dove il pubblico ammucchiato lungo le barriere urla incoraggiamenti non al nome o al numero (che comunque tutti portano), ma al costume. E quindi “Forza il lupo e Cappuccetto Rosso e la Nonna” “dai Puffi che siete quasi arrivati” “Babbo Natale!” , oppure “Avanti il Tetris” o “Evviva il Toblerone”, il pubblico chiama (in francese, ovviamente), nonostante la pioggerellina gelida che intanto ha cominciato a scendere... (poco male, l'anno scorso c'era la neve). Il pubblico alla fine saltella per scaldarsi e urla per fare forza agli atleti che danno chiari segni di stanchezza, ma tant'è, è una specie di festa che contagia i ginevrini e i passanti. E me, ovviamente.
PS Non ci credete che ho visto passare il Toblerone? Date un'occhiata alle foto, ci sono cose persino più folli.









7 commenti:

  1. Ma che bello =D andiamo anche noi l'anno prossimo???

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  2. Purtroppo non abbiamo foto dei due schizzati che hanno fatto la corsa vestiti (se si può dire) col costume da bagno di Borat...

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  3. Ma è una mia impressione o non si postano più i miei commenti??? Mi state censurando??? Osate farlo???

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  4. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

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  5. Manu, andiamo solo se ti vesti da bastione. E non c'è censura, sono solo in ritardo con gli aggiornamenti.

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  6. Certo che si va vestiti da bastione! Portiamo tutto il Parco delle Mura, bastioni rondelle e batteria di scarpa!

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