mercoledì 12 settembre 2012

Nyon

Nyon è una graziosa cittadina sul lago, a metà strada circa fra Ginevra e Losanna. 
Turisticamente, offre un lungolago estivo, un attracco di battelli, un centro storico piccolo, grazioso e molto affollato, un castello trasformato a museo e un museo romano ben concepito. Completano il tutto due colonne romane ben visibili dal lago. 

Nyon si è ingrandita molto ospitando i lavoratori di Ginevra che non trovano alloggio o di Losanna che vengono qui in cerca di affitti più ragionevoli, e questo ha impattato sia la disponibilità di alloggi sia il loro costo.
La nostra visita dura un sabato pomeriggio e comprende anche una sosta al parco e una visita al locale festival di musica. 
Il castello è stato costruito per motivi difensivi (qui la riva del lago è ripida e il castello la domina dall'alto) ed è diventato poi un edificio di residenza, di rappresentanza, prigione e infine un museo. Noi lo visitiamo così: la struttura originaria è rimasta, e le scale a chiocciola sono impressionanti, ma i piani ospitano la collezione di porcellane ed esposizioni temporanee. L'ultimo piano era adibito a prigione, ed è possibile visitare quindi le cellette, in uso fino a tempi recenti, e ammirare i consueti graffiti dei carcerati (e l'assoluta mancanza di spazio). 
Un'altra parte è dedicata alla vita quotidiana nel XIX secolo: matrimoni, giochi (il gioco dell'oca!). 

Dato che Nyon era villa romana, non manca la statua di Giulio Cesare,  e il museo romano, anche se piccolo, è ben disposto. Esposizione temporanea al centro, i visitatori sono liberi di scoprire la storia della città sull'anello esterno, dalla città preromana all'impero. I ritrovamenti archeologici sono disposti per tema (la religione, la vita quotidiana) e la didattica è curata, con ricostruzioni e un minimo di interazione.  
C'è persino lo spazio bimbi. Fa pensare il contrasto con certi musei italiani, ricchissimi di reperti ammucchiati nelle teche e basta. 
Dopo tutta questa cultura, e dopo aver saltato il museo della navigazione sul lago Lemano, unico museo cittadino a mancare alla visita, i nostri eroi si concedono una pausa rinfrescante sul lungolago.  No, niente gelato; un sano yogurt, una sbirciatina alle barche ormeggiate e una sosta sulla panchina, prima di cominciare l'ascesa che ci riporta in stazione.

















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