venerdì 23 dicembre 2011

Un po' di folklore- parte seconda

La notte fra l'11 e il 12 dicembre 1602 Carlo Emanuele I, duca di Savoia, accampato con le sue truppe all'esterno dei bastioni ginevrini, decide di tentare la presa della città, e i suoi uomini scalano in silenzio le mura, mentre il grosso delle truppe attende, in silenzio, sulla spianata del Plainpalais, che le porte della città vengano conquistate e aperte dai commilitoni. Il piano è di travolgere le difese della città ancora insonnolita, conquistarla, distruggere il protestantesimo e farna la capitale alpina del regno di Savoia. Carlo Emanuele non scherzava, in quanto ad ambizioni e a cattolicesimo.



Le guardie ginevrine peró si accorgono della manovra, impediscono agli scalatori di raggiungere la cima del muro, sostenuti da tutta la popolazione contrattaccano ferocemente le truppe mercenarie appostate fuori della città, mettendole in fuga.

Fine del sogno di conquista di Carlo Emanuele.

Inizio delle celebrazioni che ogni anno ricordano agli svizzeri la battaglia dell'Escalade (la scalata- del muro). A parte la corsa, detta anche della Marmite, in dicembre si tengono rievocazioni sui bastioni della città, o su quello che ne rimane, a cura di associazioni, con il sostegno del comune.

Benedetti da una giornata di sole spettacolare, eccoci vagare per il  folklore locale per il secondo fine settimana di fila.

 Ecco l'accampamento ginevrino, e le prove di scalata sul muro.





 Il vino caldo per chi aspetta che le costolette finiscano di cuocersi.



Non poteva mancare il corteo storico..




 Vi prego di notare che la signora ha una Marmite appesa al fianco!


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