giovedì 11 ottobre 2012

Signore, voi credete nella reincarnazione?

Gli Svizzeri hanno un rapporto difficile con il governo federale. Gelosi delle loro autonomie, apostrofano gli impiegati dell'amministrazione centrale come "quelli di Berna" che passano il loro tempo a richiedere documentazione il cui unico scopo è "tenerli occupati a leggere le carte". O a imporre regole comuni sopra le leggi locali. 
Non è dappertutto così, chiaro, ma nella zona francofona il disagio è acuito dal fatto che l'amministrazione si svolge prevalentemente in tedesco, ed è poi tradotta nelle lingue nazionali. Giocoforza, la maggioranza degli impiegati federali sono svizzero-tedeschi.
L'aneddoto che sto per raccontarvi è curioso, ma un buon esempio dell'atteggiamento della popolazione locale. 
In un tranquillo sabato pomeriggio io e mia sorella ci avventuriamo in rue du Rhone. Questa è una delle vie centrali, e fortunatamente la circolazione è riservata ai mezzi pubblici e ai pedoni, ma sommando le persone che vengono a celebrare il rito dello shopping settimanale e quelle che semplicemente circolano per fatti propri per andare dal lago alla città vecchia o viceversa, i marciapiedi sono affollati sempre e il sabato pomeriggio strabordano. Musicisti di ogni grado di abilità ne approfittano per esibirsi e guadagnare qualche soldo. 
La notra attenzione viene attirata da un signore intento a suonare un organetto, o meglio dal grosso gatto che dorme beatamente al suo fianco, comodamente installato in una cesta e con un fazzolettino rosso con croce bianca al collo. Dico grosso gatto, e intendo veramente grosso. Ci fermiamo a osservarlo stupite che in mezzo al caos della via l'animale non muova baffo. Il suonatore ci apostrofa :"Signore, voi credete nella reincarnazione?" 
Lo guardiamo un po' diffidenti, temendo un tentativo di indottrinamento. "Perche sapete- continua imperterrito l'uomo- Questo gatto è in realtà la reincarnazione di un alto funzionario federale nel pieno esercizio delle sue funzioni". 
Ridiamo alla battuta e confermiamo che si, così possiamo ben credere alla reincarnazione. 

Lo straniero medio non ha tutti questi rapporti con l'amministrazione federale; la maggior parte delle sue attività lo portano a contatto con i cantoni. Permesso di soggiorno, tasse, diritto alla disoccupazione: questo è regolato localmente. Con effetti leggerment deliranti: ogni cantone ha le sue regole e le sue prassi, in merito all'entità della tassazione e ai tempi e modi di prelievo o in merito alla durata di permesso di soggiorno. Spostarsi di qualche decina di chilometri, specie in cantoni piccoli come Ginevra, significa sconfinare e dover cambiare sistema. Farlo a metà dell'anno, significa dover pagare le tasse con due sistemi diversi, ognuno per i mesi di residenza. 
Dalla mia esperienza, gli stranieri preferirebbero il governo federale. 

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