venerdì 26 ottobre 2012

Lavoro, lavoro, ancora lavoro

Nei mesi di permanenza in Svizzera mi sono data un po' da fare per la ricerca di un lavoro stabile.
Basati sulla mia esperienza, ecco alcuni consigli spiccioli:


  • se ci riuscite, iscrivetevi all'Ufficio Cantonale per l'impiego. Chiamata amichevolmente "disoccupazione" il suo scopo primario è aiutare il reinserimento nel mondo del lavoro. Vi verrà assegnato un consigliere, che incontrerete settimanalmente per discutere dei progressi nella ricerca di un nuovo lavoro (dovrete portare prove dell'effettiva attività di ricerca) e che vi consiglierà sul da farsi. L'ufficio in questione organizza anche molti corsi professionali, o semplicemente utili per il reinserimento, come corsi di lingua o per migliorare il proprio curriculum. Se siete iscritti, questi corsi sono gratuiti e le spese di trasporto e pranzo sono rimborsate. Diversi altri servizi sono pagati dall'ufficio disoccupazione ai propri iscritti, come il bilancio di competenze o l'iscrizione a società di interaiuto fra lavoratori. Ciliegina sulla torta, vi passano mensilmente una percentuale non indifferente del vostro salario medio degli ultimi due anni (fra il 60 e l'80%, dipendente anche dalle condizioni familiari), fino a un tetto massimo. Non esitata a rivolgervi a loro, tanto le risorse sono prelevate dallo stipendio dei lavoratori. Difficoltà: dovete aver lavorato almeno 12 mesi in Svizzera per poter accedervi. Il sostegno dura un massimo di 18 mesi, poi subentrano altri ammortizzatori sociali. Inoltre, l'ottica non è quella di pagare qualcuno perchè stia a casa, ma quella di aiutarlo a reinserirsi, e i funzionari insistono che questa cassa è l'ultima risorsa a cui attingere. Quindi, al vostro primo incontro, pretenderanno di vedere che voi avete cercato attivamente lavoro nei precedenti tre mesi; durante gli incontri settimanali vi chiederanno le prove delle vostre attività di ricerca lavoro, e se non riuscite ad inserirvi il vostro consigliere vi spingerà fortemente verso un corso formativo. Durante il periodo della disoccupazione, dovete essere reperibili entro 24 ore via posta o telefono e non potete lasciare la Svizzera senza avvertire. (dal lunedì al venerdì). Non sono ferie pagate; voi state lavorando per cercarvi un lavoro, e lo dovete fare in modo continuativo. 
  • imparate il tedesco. Assolutamente necessario se volete un lavoro nell'amministrazione pubblica, caldamente consigliato nella maggioranza degli altri casi. Non fidatevi degli annunci che dicono: richiesta la padronanza di due lingue nazionali: francese e italiano non sono sufficienti. Almeno una delle due deve essere il tedesco
  • in genere, studiate le lingue. Ovvio che se vi occupate di infornare il pane a Bellinzona, forse non è un requisito essenziale. Ma la Svizzera è un paese multilingue, le frontiere linguistiche non sono mai troppo lontane, e la scuola stimola fortemente lo studio dell'inglese e delle altre lingue nazionali. Praticamente ogni svizzero ne parla almeno due, e questi sono la vostra concorrenza. Scordatevi di lavorare nelle ferrovie o alla posta se non ne parlate correntemente tre (inglese compreso).
  • siate in regola con il permesso di soggiorno. Cittadini europei possono risiedere per turismo quanto gli pare, ma non esiste contratto di lavoro senza permesso di soggiorno. Se è la prima volta che venite in Svizzera, di solito se ne occupa il datore di lavoro quando vi assume, ma non è raro vedere annunci di lavoro in cui fra i requisiti c'è il possesso di un permesso di soggiorno valido
  • le regole di buona condotta anche qui: curriculum in regola, farsi una rete di conoscenze, essere positivi, e marciare parecchio. Gli Svizzeri non sono diversi dal resto del mondo. 

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